Museo Archeologico dell'Alto Adige a Bolzano

Il Museo Archeologico dell’Alto Adige a Bolzano, istituzione che si trova nel centro storico della città, è molto conosciuto sia in Italia sia all’estero. Il museo espone in maniera stabile l’Uomo venuto dal ghiaccio, ossia la famosa mummia Ötzi. A tal proposito, il tema del reperto museale riguarda ben 3/4 dell’intera esposizione del museo bolzanino. Mentre all’ultimo piano vengono esposti ciclicamente anche altri oggetti provenienti dai vari scavi altoatesini proponendo ogni anno temi diversi. Ne sono esemplificativi il periodo preistorico Paleolitico e la parte alta dell’età storica del Medioevo.

Restando sul tema della mummia Ötzi: chi era, quando è stata ritrovata e perché si chiama così? Per rispondere a queste domande, è utile leggere i seguenti paragrafi di approfondimento.

La mummia Ötzi (mummia del Similaun)

Con il nome Ötzi ci si riferisce alla mummia del Similaun, un rilevante reperto antropologico noto in tutto il mondo per la sua straordinaria conservazione millenaria.

E’ conosciuto anche con altri appellativi, per esempio Uomo del Similaun, Uomo venuto dal ghiaccio e Uomo dell’Hauslabjoch. In particolare, la mummia , fu ritrovata da due alpinisti agli inizi degli anni novanta sulle Alpi Venoste, una catena montuosa situata sulla linea di confine tra l’Italia e l’Austria. Precisamente tra la regione italiana dell’Alto Adige e il Nordtirol austriaco. Ötzi ha un’ età di circa 5300 anni ed è più antica delle piramidi egizie.

La mummia del Similaun è conservata in una struttura appositamente adibita sia per mantenerla intatta sia per poterla mostrare al pubblico. Nel museo provinciale, nel quale Ötzi si trova dal 1998 e viene protetto all’interno di una cella frigorifera, vengono proiettati video illustrativi della scoperta e del recupero della mummia del Similaun. L’esposizione permanente dell’Uomo venuto dal ghiaccio si sviluppa su ben tre piani.

Il ritrovamento di Ötzi e l’origine del nome

La mummia Ötzi fu ritrovata in data 19 settembre 1991 da una coppia di coniugi di origine tedesca, vale a dire Erika e Helmut Simon, due escursionisti provenienti dalla città di Norimberga, in Baviera, durante uno spostamento nei pressi della frontiera italo-austriaca.

Insieme alla mummia del Similaun furono ritrovati anche dei vestiti e degli oggetti ad uso personale d’importante interesse archeologico. In particolare le due frecce contenute in una faretra e altre armi come, ad esempio, un arco incompleto realizzato con il legno di tasso, un’ascia di rame e un pugnale fatto con la roccia di selce.

Inoltre, è stato ritrovato anche tutto l’equipaggiamento indispensabile per la sopravvivenza in alta montagna; per esempio il vestiario ottenuto dalle pellicce e dalle pelli di animali, quali cervi, orsi, capre, camosci e bovini, i contenitori fatti con la corteccia di betulla, i punteruoli realizzati con le ossa, eccetera.

L’origine del soprannome Ötzi, fu coniato simpaticamente dal giornalista austriaco Karl Wendl. Esso deriva dal nome del luogo geografico in cui si pensava che esso fosse stato ritrovato, cioè la valle austriaca di Ötztal, nel Tirolo Settentrionale. In realtà, Ötzi è stato ritrovato in Italia, anche se di pochi metri dal territorio austriaco.

In riferimento all’origine della definizione mummia del Similaun, essa deriva dal nome proprio della zona geografica in cui avvenne il ritrovamento di Ötzi. Più precisamente il versante della montagna Similaun delle Alpi Retiche orientali, al confine fra l’Italia e l’Austria. Infine, per ciò che concerne il soprannome Uomo dell’Hauslabjoch, si deve mettere in rilievo che esso deriva dal nome del ghiacciaio montano Hauslabjoch delle Alpi Ötztal.

Chi era Ötzi?

Ötzi è il cadavere di un uomo di circa 45 anni vissuto nel passato e ucciso con armi da altri esseri umani. Si è potuto conservare diversi millenni nel ghiaccio e, quindi, diventare una mummia di homo sapiens con più di 5000 anni di età grazie a delle eccezionali condizioni atmosferiche che lo hanno permesso. In particolare, le origini di Ötzi si fanno risalire a un periodo preistorico compreso fra il 3300 e il 3100 a.C.. Vale a dire durante quella fase intermedia fra il Neolitico e l’età del bronzo definita come età del rame.

Nello specifico, secondo la scienza, Ötzi presenta nel suo DNA delle caratteristiche genetiche tipiche dei sardi (Sardegna) e dei corsi (Corsica) ed appartiene al gruppo sanguigno 0. In più, se fosse vivo, Ötzi sarebbe intollerante al lattosio, predisposto alle patologie cardiovascolari e affetto dalla malattia di Lyme e artrosi. In merito alle sue attività quotidiane, Ötzi faceva sia il pastore sia il cacciatore per sopravvivere e si tatuava, infatti, sul suo corpo si contano ben 61 tatuaggi.

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